Siamo alle solite. La Svizzera libera tutti , toglie Green pass per entrare nei negozi e tra poco anche per il ristorante, e l’italia invece prosegue con misure restrittive. Due paesi confinanti due situazioni diverse.
Paesi italiani di confine e frontalieri ne fanno le spese.
Per l’ennesima volta il parlamento italiano non si occupa della situazione che coinvolge tutta la fascia italiana al confine.
Cosa sta succedendo ? I negozi svizzeri stanno trovando nuova linfa vitale da parte degli italiani che adesso si possono tranquillamente recare in Svizzera a fare acquisti, mentre qui in Italia per andare a comprare un paio di pantaloni devi avere il green pass.
E’ vero che ormai il governo italiano ci ha ridotto in mutande, ma questo non è un buon motivo per impedirci di comprarle in Italia…
A parte gli scherzi , e non c’è proprio niente da scherzare , anche i lavoratori forntalieri soffrono della disparità di trattamento in caso di quarantena.
Il direttore dell’associazione industrie ticinesi ha specificato che scaduto l’obbligo della quarantena in Ticino migliaia di lavoratori sono tornati ai posti di lavoro.
E in Italia? No ! In italia vige la quarantena e pertanto il frontaliere che si trova in quarantena o perde lo stipendio in Svizzera o viola la legge italiana…
Ovviamente la svizzera non ha alcun obbligo di pagare lo stipendio ai lavoratori frontalieri assenti per quarantena e quindi siamo di nuovo alle solite. Due paesi a due velocità.
E mentre la Svizzera guarda avanti, l’Italia è ancora fermo ai super green pass, quarantena e quant’altro sulle spalle dei lavoratori, dei commercianti e di quegli imprenditori italiani che lavorano con la Svizzera.
Qui non si discute con virologi o presunti tali, qui si parla di normativa scoordinata tra due paesi sovrani e confinanti. O la pandemia c’è per tutti, oppure c’è solo per alcuni , non possiamo però far pagare il prezzo di scelte politiche inconcludenti ai nostri cittadini.
Credo che ormai sia venuto il momento di andare oltre e incominciare a parlare di riprendere in mano la politica e l’economia italiana e lasciare i virologi negli ospedali.