L’ATS Insubria sta facendo il possibile e forse anche l’impossibile per rendere la sfida amministrativa legata al covid più semplice, ma gli intoppi sono tanti.
Questo è stato detto oggi durante l’incontro consueto con la stampa da parte dei vertici dell’ATS che si sono visti stravolgere le procedure in pochi giorni e soprattutto in quelli a cavallo con il Natale prime con il capodanno poi, quando
Sono cambiate le regole, con personale in ferie, sia di ats che di aziende afferenti che gestiscono i software.
Ma la sfida non è finita perché ora è previsto un altro provvedimento per la gestione del portale scuole, che inizieranno lunedi.
In questo marasma di regole dette, poi smentite, poi confermate, siamo arrivati ad una certezza che forse renderà più snella la procedura per mettere fine all’isolamento.
In questo caso infatti il tampone potrà essere anche quello antigenico effettuato in farmacia, a pagamento.
I dati intanto parlano di aumenti di positivi, ma non di ricoveri, a conferma che la variante è contagiosa, anche per i vaccinati con tre dosi, ma non ha conseguenze gravi.
Cala il numero dei giovani infettati perché le scuole sono chiuse, aumenta nella fascia di età tra i 26 e i 49 anni
Si ricorda comunque la necessità di indossare la FFP2, e aumentare la distanza interpersonale a causa della contagiosità della Omicron.
Per quanto riguarda le nuove regole di quarantena e isolamento si può riassumere che:
-il positivo asintomatico con copertura vaccinale sta in isolamento 7 giorni ed esce dallo stesso dopo test negativo anche antigenico, se è sintomatico i giorni di isolamento sono 10.
-il positivo sintomatico o asintomatico ma non vaccinato sta in isolamento 10 giorni, ed esce con tampone.
-il contatto stretto vaccinato di un positivo non deve fare la quarantena ma è sottoposto ad auto-sorveglianza con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 fino al decimo giorno dall’ultimo contatto. E se, non compaiono sintomi, non è necessario alcun tampone.
“La situazione non è fuori controllo”, garantisce Ats, ma di certo alcune criticità sono dettate da errori umani, anche degli stessi pazienti, che sbagliano ad inserire i codici fiscali o i numeri di telefono. Confermato il mancato funzionamento di ieri legato all’autoprenotazione, ma la criticità è stata risolta.
Ultimo invito da parte di ATS: contattate i medici di famiglia, sono loro il primo interfaccia che attiva la procedura informatica.