“Anche il Sole 24 Ore certifica il fallimento di una gestione della medicina di base targata Pd e 5 Stelle che la Lega denuncia da tempo. La Lombardia è stata la prima regione ad accendere il faro sulla carenza dei medici di famiglia con richieste puntuali e tempestive al Ministro Speranza. Ora i dati ci dicono che il problema è ancor più grave ed esteso a tutto il Paese. Serve un intervento urgente del Ministro della Salute”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, e Fabrizio Cecchetti, vicecapogruppo della Lega alla Camera e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.
“Nel mese di giugno, prima in Consiglio regionale e a seguire in numerosi consigli comunali di tutta la Lombardia, abbiamo proposto e approvato delle mozioni per chiedere al Governo di incrementare i finanziamenti delle borse di studio per gli specializzandi, di anticipare la fine del corso di formazione attraverso il tirocinio professionalizzante, di aumentare il massimale di pazienti a 1.000 per ogni medico in formazione e di sostenere i professionisti nei costi di gestione dello studio. Speranza cos’ha fatto? Il nulla totale” aggiungono gli esponenti leghisti.
“Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 37 miliardi di euro alla medicina territoriale come certificato dalla Fondazione Gimbe, sono stati dimezzati i finanziamenti per la formazione dei medici di medicina generale e ora, con il picco dei pensionamenti, le Regioni sono lasciate solo a gestire una situazione senza precedenti” continuano Monti e Cecchetti.
“Non ci arrenderemo nel far sentire la voce della Lombardia perché il problema è serio e va risolto con tempestività. La Lombardia è la prima regione ad attuare le disposizioni del Pnrr e ad integrarle con fondi propri. Per questo, è importante che Speranza faccia la sua parte” concludono.