In questo anno difficile il Reparto di Polizia Penitenziaria di Varese è stato impegnato attivamente nell’espletamento dei numerosi compiti istituzionali come garantire l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale; garantire l’ordine e la sicurezza dell’istituto penitenziario; partecipare, unitamente alle altre figure professionali esistenti, alle attività di osservazione e trattamento dei detenuti; espletare il servizio di traduzione dei detenuti presso le autorità giudiziarie, altri istituti penitenziari, in luoghi esterni di cura e provvedere al loro piantonamento in caso di ricovero; espletare le attività di polizia giudiziaria, polizia stradale e polizia amministrativa previste dalle vigenti normative.
190 Immatricolazioni di detenuti per ingressi dalla libertà o provenienti da altri istituti.
77 dimissioni in libertà a vario titolo
75 trasferimenti in altri Istituti Penitenziari
35 dimissioni per concessione arresti domiciliari
3 dimissioni per ammissione alla detenzione domiciliare
7 dimissioni per ammissione alla detenzione domiciliare
17 dimissioni per ammissione all’affidamento in prova al servizio sociale
2 accertati tentativi di suicidio detenuti
80 procedimenti disciplinari istruiti a carico di detenuti.
40 comunicazioni di notizie di reato alle competenti Autorità Giudiziarie per un totale di 60 persone identificate
6 sanzioni amministrative irrogate a seguito accertamento illeciti per un totale importo sanzioni amministrative irrogate: € 1,623,00
L’importo complessivo delle sanzioni al Codice della Strada irrogate è di € 1393,00 con 18 punti patente decurtati e 1 veicoli sequestrato.
Il Reparto di Polizia Penitenziaria di stanza ai Miogni, è di piccole dimensioni, composto da 5 Unità Operative, per un totale di 60 unità che, oltre a garantire tutti i servizi operativi ed amministrativi di pertinenza dell’Istituto Penitenziario, ha saputo fornire un valido supporto alle attività esterne, grazie alla competenza, alla professionalità ed all’abnegazione degli uomini e delle donne che ne fanno parte, come ricorda la dirigente della struttura, il direttore Carla Santandrea.
LA PANDEMIA
In occasione della grave pandemia il Corpo ha dato il suo prezioso contributo nella collaborazione interforze, su richiesta della Prefettura e sotto il Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Provveditorato Regionale per la Lombardia Direzione della Casa Circondariale di Varese coordinamento della Questura, con l’invio sul territorio di pattuglie automontate in servizio di Ordine Pubblico per il controllo delle misure restrittive, nei mesi di aprile e maggio 2020. Questa attività ha dato notevoli e positivi risultati, consentendo il controllo di oltre 400 automezzi circolanti su strada, l’identificazione di 423 persone, nonché l’irrogazione di diverse sanzioni sia per l’inosservanza delle misure restrittive che per violazioni al Codice della Strada. Numerose e proficue sono state le attività di indagine delegate dalle autorità giudiziarie o svolte in collaborazione con le altre Forze di Polizia, talune molto complesse e tuttora in corso come quella relativa alla rivolta verificatasi lo scorso mese di gennaio.
«Tutte queste attività, rappresentano perfettamente l’immagine di un Reparto di Polizia Penitenziaria moderno, dinamico, impegnato non solo nell’adempimento degli importantissimi compiti connessi alla sicurezza dell’Istituto Penitenziario e alla vigilanza sui detenuti, in qualunque situazione, ma anche nel contribuire concretamente, con le altre Forze di Polizia, al mantenimento e alla tutela della legalità sul territorio, sempre al servizio dei cittadini», ha concluso la dirigente