(Adnkronos) – Il Senato ha approvato la conversione del decreto che proroga fino al 31 dicembre 2023 la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine. Sono stati 125 i voti favorevoli, 28 quelli contrari e 2 gli astenuti. Il decreto passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva. ''L'Italia continuerà a fare la sua parte'' in Ucraina e ''siamo pronti a inviare altre armi'' con l'obiettivo di arrivare a ''una pace giusta'' che riconosca ''l'indipendenza'' di Kiev, ha detto poco prima del voto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che ''stiamo facendo tutto quello che possiamo, abbiamo aumentato di 10 milioni i contributi economici, inviato oltre 50 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete elettrica del Paese distrutta dagli attacchi russi''. Il titolare della Farnesina ha precisato che ''prima di inviare altre armi sarà informato il Parlamento''. In ogni caso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, ''l'Italia continuerà a fare la sua parte insieme agli alleati'', a fornire armi ''per quanto possibile, e stiamo discutendo con i francesi per i sistemi di difesa aerea''.
(Adnkronos) – Il Senato ha approvato la conversione del decreto che proroga fino al 31 dicembre 2023 la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine. Sono stati 125 i voti favorevoli, 28 quelli contrari e 2 gli astenuti. Il decreto passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva. ''L'Italia continuerà a fare la sua parte'' in Ucraina e ''siamo pronti a inviare altre armi'' con l'obiettivo di arrivare a ''una pace giusta'' che riconosca ''l'indipendenza'' di Kiev, ha detto poco prima del voto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che ''stiamo facendo tutto quello che possiamo, abbiamo aumentato di 10 milioni i contributi economici, inviato oltre 50 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete elettrica del Paese distrutta dagli attacchi russi''. Il titolare della Farnesina ha precisato che ''prima di inviare altre armi sarà informato il Parlamento''. In ogni caso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, ''l'Italia continuerà a fare la sua parte insieme agli alleati'', a fornire armi ''per quanto possibile, e stiamo discutendo con i francesi per i sistemi di difesa aerea''.
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