Sabato 21 maggio tre volontari dell’associazione per la tutela degli animali “Centro Stalli Odv” si sono recati a Leggiuno (Va) a seguito di una segnalazione che indicava la presenza di un bovino segregato a catena senza aria e al buio all’ interno di una struttura probabilmente abusiva come successivamente confermato dal Comune alla stessa associazione che sporgeva denuncia per maltrattamento di animali nei confronti del proprietario del vitello.
Nella giornata di sabato sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali competenti per territorio chiamati dai volontari. All’arrivo dei carabinieri i volontari si sono trovati davanti un animale legato a una catena corta, al caldo causato, oltre che dalle alte temperature di questi giorni, soprattutto dall’assenza di vani per l’ entrata di aria e al buio rinchiuso in uno spazio grande quanto la sua stessa stazza. I veterinari dell’ats intervenuti, chiamati dai carabinieri, hanno provveduto a prescrivere al proprietario l’immediata rimozione di una lastra di plexiglass al fine di creare una finestra per il circolo dell’aria.
Secondo l’associazione l’animale è oggetto di grave maltrattamento nonché detenuto in una struttura abusiva che viola anche i vincoli paesaggistici essendo stata costruita vicino a un torrente. L’associazione ha presentato formale denuncia alla Procura della Repubblica tramite l’avvocato Annalisa Gasparre per il reato di maltrattamento di animali e si è resa disponibile ad individuare un luogo idoneo per il vitello che rispetti il benessere e l’etologia della specie. Ha altresì richiesto al Comune di Leggiuno l’immediata demolizione della struttura in quanto non a norma.