Nel pomeriggio di venerdì 13 maggio, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Gallarate, nel corso di una mirata attività di polizia finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti, hanno tratto in arresto a Samarate due cittadini marocchini, già noti nel mondo dello spaccio di droga “nostrano”, colti nella flagranza del reato di spaccio di stupefacenti.
Nei pressi di un noto bar samaratese, infatti, gli agenti in borghese hanno assistito allo scambio di droga tra un noto 23enne marocchino che, giunto in sella ad una mountain bike, avvicinandosi al finestrino di una utilitaria, ha ricevuto un consistente involucro bianco da un suo connazionale, anch’egli già noto agli investigatori, che si trovava lì ad attenderlo a bordo della propria vettura, sulla quale, si trovava altresì la figlia di 4 anni.
A scambio avvenuto, gli investigatori sono immediatamente intervenuti; l’uomo in auto, dopo un accenno ad un tentativo di fuga, è stato bloccato. L’arresto dell’uomo in bicicletta, invece, è stato più rocambolesco: quest’ultimo, infatti, nell’intento di dileguarsi ha cercato di scavalcare, in bicicletta, il cordolo di un alto marciapiede, rovinando a terra. Gli agenti lo hanno quindi bloccato, ed hanno sequestrato a suo carico il pacchetto di droga appena ricevuto dal connazionale, un involucro contenente più di 50 grammi di cocaina destinato con ogni probabilità allo spaccio al dettaglio, oltre a due dosi di cocaina già confezionate e pronte alla vendita.
Tratti in arresto, i due marocchini dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio in concorso.