Dai risultati dell’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese relativa al primo trimestre 2022 emerge nel complesso un’apertura d’anno complicata per l’industria varesina, anche se con situazioni parzialmente diversificate tra le imprese a seconda dei settori e del posizionamento lungo le filiere.
Nel primo trimestre 2022 la maggior parte delle imprese intervistate (59,6%) si è assestata sui livelli produttivi del quarto trimestre del 2021, mentre la percentuale di chi ha dichiarato una diminuzione della produzione (24,1%) supera quella di chi ha registrato un incremento (16,3%), portando il saldo complessivo delle risposte a -7,7 punti percentuali.
Le code dei picchi pandemici nel mese di gennaio e, a partire da marzo, il conflitto Russia-Ucraina hanno complicato lo scenario entro cui le imprese si sono trovate ad operare in questo primo trimestre.
Nel periodo gennaio-marzo 2022 la quasi totalità delle imprese intervistate (94%) ha registrato ulteriori incrementi dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati utilizzati nei processi produttivi rispetto al trimestre precedente. La maggior parte delle imprese del campione (76%) ha segnalato che l’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime ha determinato una riduzione del Margine Operativo Lordo.
Nel complesso la dinamica del portafoglio ordini mostra ancora un segno positivo.
Le previsioni delle imprese sulla produzione per il secondo trimestre sono ancora orientate a una sostanziale stabilità sui livelli del primo trimestre. Tuttavia, un clima di elevata incertezza, costi di produzione in continuo aumento e difficoltà di approvvigionamento continuano a rappresentare anche in prospettiva un concreto ostacolo.
PRODUZIONE
Sotto il profilo della produzione, nel primo trimestre 2022 il saldo complessivo delle risposte (calcolato come la differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un aumento e quelle che dichiarano una diminuzione della produzione rispetto al trimestre precedente) è stato pari a -7,7 punti percentuali. La maggior parte delle imprese intervistate (59,6%) si è assestata sui livelli produttivi dello scorso trimestre, il 24,1% ha dichiarato una diminuzione della produzione, contro il 16,3% che ha registrato un miglioramento.
Il grado di utilizzo degli impianti in media è stato pari al 78,4%.
Le previsioni sulla produzione per il secondo trimestre 2022 sono orientate alla stabilità: la metà delle imprese analizzate si aspetta infatti una stabilizzazione della produzione sui livelli del primo trimestre e il resto delle imprese si divide tra chi si attende un aumento (24,1%) e chi ha una visione negativa (23,6%).
I dati grezzi di consumo elettrico industriale rilevati dal consorzio dell’Unione Industriali, EnergiVa, su un campione di aziende[1] della provincia di Varese, seppur non direttamente confrontabili con il quadro congiunturale, ne possono costituire una proxy. Confrontando gli ultimi dati disponibili, riferiti al periodo gennaio-febbraio 2022, si è registrata una variazione tendenziale cumulata rispetto a gennaio-febbraio 2021 del -4,4%, indice di un rallentamento delle attività produttive.
ORDINI
La dinamica del portafoglio ordini è nel complesso positiva, con l’eccezione del settore moda. Con riferimento agli ordinativi complessivi, il saldo nelle risposte è positivo e pari a +25,3 punti percentuali. Le imprese del campione si dividono tra chi ha segnalato un aumento della consistenza del portafoglio ordini a fine del primo trimestre rispetto alla fine del quarto trimestre 2021 (46,7%), chi ha segnalato una stabilità (31,9%) e chi un calo (21,4%). Anche con riferimento agli ordinativi esteri il saldo nelle risposte risulta positivo, anche se di minore intensità rispetto agli ordini totali (+15,6 punti percentuali), con il 43,8% delle imprese intervistate che ha segnalato un aumento degli ordini esteri, contro il 28,2% che ha dichiarato livelli in diminuzione ed il restante 28,0% stabilità.
MERCATO DEL LAVORO
Nel primo trimestre 2022 sono state autorizzate 1.213.562 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nel comparto industriale della Provincia di Varese, in calo rispetto alle ore autorizzate nello stesso periodo del 2021 (-84,7%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel periodo gennaio-marzo 2022 sono state autorizzate 3.702.536 ore di Cassa Integrazione Guadagni, in riduzione (-61,9%) rispetto alle ore autorizzate al primo trimestre del 2021. (Per maggiori informazioni “Marzo 2022: andamento cassa integrazione guadagni”).
PRINCIPALI SETTORI
METALMECCANICO
Sotto il profilo produttivo, la maggior parte delle imprese del settore metalmeccanico (76,8%) segnalano una stabilità dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente, il 17,3% una diminuzione e il 5,9% un aumento. Il saldo delle risposte è pertanto pari a -11,4 punti percentuali. A contare con ogni probabilità su questo andamento i continui aumenti di prezzo delle commodity nevralgiche per i processi produttivi della filiera e i problemi di approvvigionamento. La dinamica del portafoglio ordini mostra invece un saldo delle risposte positivo (+18,7 punti percentuali), ma con una sostanziale equa ripartizione delle imprese che segnalano un aumento degli ordinativi (39,6%) e una stabilità (39,5%) e il restante 20,9% di imprese che ha segnalato ordinativi in calo. Meno positivo invece il saldo delle risposte per gli ordini esteri (+5,1 punti percentuali), con il 30,3% delle imprese metalmeccaniche che ne dichiara la riduzione, il 35,4 % un aumento e il 34,3% una stabilità. Per il prossimo trimestre, la maggior parte delle aziende intervistate prevede un profilo stabile della produzione (43,6%), mentre il 33,0% un aumento e il 23,4% una diminuzione: il saldo delle risposte torna in terreno moderatamente positivo (pari a +9,7 punti percentuali).
Nel primo trimestre 2022 a livello provinciale l’INPS rileva che nel settore metalmeccanico sono state autorizzate 362.956 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo rispetto alle ore autorizzate nello stesso periodo del 2021 (-91,2%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel periodo gennaio-marzo 2022 sono state autorizzate 405.536 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore metalmeccanico, in riduzione (-90,2%) rispetto alle ore autorizzate al primo trimestre del 2021.
MODA
Il comparto moda mostra una certa tenuta dei livelli produttivi, con un saldo lievemente positivo delle risposte pari a +4,9 punti percentuali, ma con situazioni individuali molto diversificate sia tra i diversi livelli di filiera che all’interno degli stessi, un profilo prevalente di stabilità (il 54,2% delle imprese intervistate) e sostanzialmente un’equa distribuzione di risposte tra chi ha segnalato incrementi (25,3%) e chi diminuzioni (20,5%). Le attese sul secondo trimestre 2022 sono invece più negative: se anche a livello previsionale la maggioranza delle imprese mostra un quadro di stabilità (il 53,0%), però cambiano notevolmente la percentuale di imprese che si aspetta aumenti (9,7%) e di quelle che si aspettano riduzioni dei livelli produttivi (37,3%), portando il saldo delle risposte in territorio negativo (-27,6 punti percentuali). Anche gli ordinativi presentano un quadro di difficoltà, su cui pesa probabilmente l’impatto del conflitto russo-ucraino sui flussi import/export: gli ordini complessivi registrano un saldo delle risposte pari a -27,4 punti percentuali, mentre gli ordini esteri -32,6 punti percentuali.
Nel primo trimestre 2022 a livello provinciale l’INPS rileva che nel settore moda sono state autorizzate 465.816 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo rispetto alle ore autorizzate nello stesso periodo del 2021 (-76,1%). Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel periodo gennaio-marzo 2022 sono state autorizzate 581.035 ore di Cassa Integrazione Guadagni nel settore moda, in riduzione (-70,5%) rispetto alle ore autorizzate al primo trimestre del 2021.
CHIMICO-FARMACEUTICO
Il settore chimico-farmaceutico nel primo trimestre 2022 continua a essere in terreno positivo sulla produzione, con il 75,6% delle imprese intervistate che ha dichiarato di avere registrato un aumento dei livelli produttivi rispetto al trimestre precedente e con la quasi totalità delle imprese che ha dichiarato ordini totali ed esteri in aumento rispetto al trimestre precedente. Molto più caute invece le aspettative sulla produzione nel prossimo trimestre, con ben il 73,5% delle imprese intervistate che dichiara stabilità dei livelli produttivi in previsione.
GOMMA-PLASTICA
Nel primo trimestre 2022, il comparto del gomma-plastica segna un generale calo dei livelli produttivi: il 59,8% delle imprese intervistate ha segnalato livelli produttivi in diminuzione rispetto al trimestre precedente. Meno negative le aspettative sul secondo trimestre 2022, con il 75,2% delle imprese che prevede una stabilità dei livelli produttivi. Sugli ordinativi complessivi si registra invece una prevalenza delle risposte positive, pari al 74,7%, come per gli ordini esteri (71,8% in terreno positivo).
Nel primo trimestre 2022 a livello provinciale l’INPS rileva che nei settori chimico-farmaceutico e gomma-plastica sono state autorizzate 288.039 ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, in calo rispetto alle ore autorizzate nello stesso periodo del 2021 (-67,6%). Nel primo trimestre 2022 non sono state autorizzate ore di cassa integrazione straordinaria o in deroga per questi settori.