Nella serata di ieri, 12 maggio, una pattuglia della Polizia di Stato, Ufficio Polizia di Frontiera di Malpensa, nell’ambito di un ordinario servizio di vigilanza appiedata nelle aree pubbliche dell’aeroporto, ha fermato una persona che, durante il colloquio con gli agenti, ha fornito alcune informazioni che ne hanno sollecitato la curiosità “investigativa”.
La persona, trentasettenne cittadino straniero, non risultava essere arrivato in aeroporto con alcun volo, né tantomeno essere in procinto di partire. In merito alla sua presenza in aerostazione riferiva agli agenti di trovarsi in loco in quanto aveva appena riconsegnato un’autovettura noleggiata alcuni giorni prima presso la filiale di una società di autonoleggio situata a Malpensa.
A dimostrazione di quanto asserito, la persona esibiva la copia del contratto di noleggio, da cui emergeva che nei giorni precedenti aveva noleggiato un’autovettura marca Maserati.
Colpiti dall’inusuale informazione, non essendo propriamente comune il noleggio di autovetture di lusso e, soprattutto, in considerazione del fatto che diverse testate giornalistiche avevano riportato la notizia che una persona, nei giorni precedenti aveva danneggiato la scalinata della Trinità dei Monti a Roma, dandosi successivamente alla fuga, gli agenti si interessavano ancora più approfonditamente.
Chiedevano così al cittadino straniero, che con il trascorrere dei minuti diventava sempre più insofferente e nervoso per il controllo, di seguirlo presso gli uffici della Polizia di Stato.
Durante i successivi accertamenti la persona controllata mostrava della corrispondenza da cui si evinceva che già la Polizia Locale di Roma, intervenuta il giorno prima sul luogo del reato, si era messa sulle tracce dell’autore del danneggiamento.
Gli operatori della Polaria si mettevano in contatto, quindi, con la Polizia Locale di Roma, trovando conferma che l’autovettura con cui era stato compiuto l’insano gesto era una Maserati, targa e modello corrispondenti con quella restituita dalla persona controllata.
A quel punto gli agenti ispezionavano il veicolo, parcheggiato nel garage della società di autonoleggio, trovando ulteriore riprova che quella fosse l’auto utilizzata per il danneggiamento della celeberrima scalinata, in quanto la carrozzeria riportava evidenti segni di danneggiamento.
La persona fermata, a quel punto, confermava di essere colui che, nella notte dell’11 maggio, alla guida dei una Maserati Levante, dopo aver percorso la via Sistina, scendeva la scalinata di Trinità dei Monti, danneggiandone i gradini.
Il fermato veniva, quindi, compiutamente identificato, procedendo anche ai rilievi fotodattiloscopici e, di concerto con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, deferita all’Autorità Giudiziaria per i reati previsti dalle recentissime norme per la tutela del patrimonio culturale.