La struttura fa parte del primo pacchetto individuato da Regione Lombardia che comprende 218 Case di Comunità, 71 Ospedali di Comunità e 101 Centrali Operative Territoriali.
La Casa di Comunità di Tradate si distingue, in particolare, per l’attivazione del servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità che fa già registrare un primo bilancio favorevole, a conferma della buona accoglienza da parte del territorio.
Inoltre, sempre a gestione infermieristica, sono già in funzione due ambulatori, uno per le lesioni difficili (wound care) e l’altro dedicato ai pazienti con stomia (ambulatorio stomacare).
VICEPRESIDENTE MORATTI: CASA DI COMUNITÀ CUORE DELL’ASSISTENZA – “Un esempio concreto di sanità di prossimità – ha detto la vicepresidente Letizia Moratti – a cui si aggiunge il servizio di assistenza domiciliare con la persona, e non la malattia, al centro del sistema sanitario. Sino al 2024 saranno 11, nell’area dell’Asst Valle Olona, le Case di Comunità aperte con 21 milioni di euro di investimenti e 2 gli Ospedali di Comunità, con altri 5 milioni e mezzo di risorse. I fondi del Pnrr ci consentiranno di acquistare nuovi e più moderni strumenti: in particolare apparecchiature di Radiologia, Chirurgia vascolare, Medicina nucleare e Ginecologia per un totale di 9 milioni. Grande attenzione anche sui territori dell’Asst 7 Laghi. Saranno 9 in tutto le Case di Comunità, con oltre 13 milioni investiti e 2 Ospedali di Comunità con oltre 6 milioni. Anche in questo caso utilizzeremo il Pnrr per nuove grandi apparecchiature, con 38 milioni stanziati.
CASA COMUNITÀ DI TRADATE – La Casa di Comunità eroga i seguenti servizi: Punto Unico di Accesso (Pua); assistenza domiciliare di livello base; specialistica ambulatoriale per le patologie a elevata prevalenza con ambulatori diabetologico, cardiologico, pneumologico, di cure palliative e terapia antalgica ed ecografia vascolare; infermieristici con ambulatori stomacare (pazienti portatori di stomia), lesioni difficili (wound care) e Infermiere di famiglia o comunità; Sistema integrato prenotazione collegato al Cup aziendale dell’Asst dei Sette Laghi; integrazione con i servizi sociali per la cronicità; presenza medica; presenza infermieristica; diagnostica finalizzata al monitoraggio della cronicità; continuità assistenziale; attività consultoriali con ginecologo, ostetrica di famiglia e comunità, assistente sociale e psicologa e infermiera e vaccinazioni.
I NUMERI – L’organico della Casa di Comunità di Tradate è, attualmente, composto da:
– 10 infermieri per assistenza domiciliare integrata, vaccinazioni (pediatriche e adulti), assistenza protesica, assistenza farmaceutica e fragilità;
– 1 coordinatore infermieristico;
– 12 infermieri di famiglia o comunità;
– 2 operatori sociosanitari (Oss);
– 2 ostetriche;
– 6 medici specialisti;
– 7 amministrativi;
– 2 psicologi;
– 2 assistenti sociali;
– 10 medici di continuità assistenziale.
A seguire la vicepresidente Moratti ha inaugurato la Casa di Comunità di Lonate Pozzolo.
SCHEDA CASA COMUNITÀ LONATE POZZOLO – I servizi attualmente attivi sono il Punto unico di accesso, il servizio di assistenza domiciliare di livello base, il servizio infermieristico e l’ambulatorio dell’infermiere di famiglia e comunità. Presente anche il sistema integrato di prenotazione collegato al Cup (Centro unico di prenotazione) aziendale, servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio della cronicità. È infatti attivo un ambulatorio della cronicità e telemedicina gestito dal clinical manager dell’ASST Valle Olona e collegato ai progetti di telemedicina.
Presente anche il Punto prelievi. La Casa è integrata con i servizi sociali per la cronicità. Si struttura sulla discussione dei casi con i servizi sociali del Comune e i servizi sociali del nucleo dimissioni protette dell’ASST Valle Olona.
In fase di attivazione sono i servizi di cure primarie erogati attraverso équipe multidisciplinari, attività consultoriali con la creazione di un ambulatorio materno infantile in collegamento e in raccordo funzionale con il Consultorio di Gallarate, servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. È in corso la mappatura del terzo settore e delle associazioni di volontariato attive, per strutturare dei percorsi condivisi di integrazione e cooperazione