È stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino il complice del
34enne già finito in carcere a Varese con l’accusa di furto e rapina ai danni di esercizi
commerciali. 33 anni, residente a Catania, era stato individuato grazie all’attività
investigativa condotta dai Carabinieri di Luino che, dopo aver raccolto gli elementi utili alle
indagini nei confronti dell’altro catanese, residente però a Luino, avevano successivamente
posto l’attenzione su chi potesse essere il complice con il quale aveva messo a segno i vari
colpi.
Era il 05 febbraio scorso quando due individui avevano rubato uno scooter lasciato
incustodito nei pressi di una sala giochi di Luino per poi commettere, nella stessa sera, la
rapina a mano armata al cassiere del Lidl di via Voldomino nel corso del quale sono stati
sottratti 4.300 €. I due, completamente travisati dal casco integrale, hanno minacciato il
personale con una pistola ed un taglierino dileguandosi poi a bordo del motociclo. Per
compiere la rapina successiva, i due hanno dapprima tentato di rubare una Fiat 500 la notte
del 7 febbraio, salvo fallire nell’intento perché i Carabinieri l’avevano quasi subito trovata
parcheggiata in una via del centro e provveduto a recuperarla ed a restituirla al proprietario.
Nella rapina del 9 febbraio presso il distributore di benzina di Fornasette, i due rapinatori
hanno utilizzato un’Alfa Romeo 156 denunciata lo stesso giorno e messo a segno il colpo in
territorio elvetico usando la minaccia di un taglierino da parte di uno dei due, mentre l’altro
attendeva in macchina, pronto per la fuga. Le indagini si erano da subito concentrate in via
Lugano dove i Carabinieri, controllando la via di fuga, hanno rinvenuto dopo il colpo l’auto
usata per rientrare in Italia dentro la quale vi erano i vestiti utilizzati dai complici. Quindi il
cerchio si è stretto attorno al giovane residente a Luino che il 16 febbraio scorso è stato
arrestato in applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Varese,
mentre sono continuate le indagini che hanno portato all’emissione della medesima misura
cautelare nei confronti del complice catanese il quale, poche ore dopo il colpo in Svizzera,
aveva fatto rientro in Sicilia.
I militari sono giunti all’individuazione del complice, la cui responsabilità dovrà essere
ovviamente accertata nel corso del giudizio, attraverso i numerosi riscontri ottenuti
successivamente e ieri mattina, con la collaborazione ed il supporto dei Carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante, si sono presentati presso la sua
abitazione dichiarandolo in arresto con l’accusa di duplice rapina e furto in concorso. Quindi
è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Gela in attesa dell’interrogatorio di garanzia.