Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Como ha dato corso al provvedimento di
definitiva confisca del patrimonio illecito accumulato da una persona socialmente pericolosa.
La confisca, sancita in via definitiva da parte della Corte di Cassazione, conferma il sequestro cautelare emesso
in data 09.10.2018 da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Como nei confronti di un
soggetto con stabili legami con camorra e ‘ndrangheta già condannato, a 7 anni e 7 mesi di reclusione, nel 1995,
per la detenzione di kalashnikov, fucili a pompa ed un bazooka.
I Finanzieri hanno avviato le indagini partendo dall’approfondimento di un’operazione sospetta ai fini della
normativa antiriciclaggio inerente ad ingenti movimentazioni di denaro contante. Una volta risaliti all’identità
del reale disponente e rilevati i suoi precedenti penali, i militari hanno poi effettuato un accertamento
patrimoniale dei beni nella sua effettiva disponibilità – anche se formalmente intestati a soggetti terzi ed
incensurati – e rilevato una sproporzione tra questi ed i redditi dichiarati al Fisco. È stato così possibile avanzare
una richiesta di adozione di una misura di prevenzione patrimoniale ai sensi della normativa antimafia (d.lgs.
159/2011) da applicare nei confronti degli eredi del proposto, nel frattempo deceduto.
Gli immobili confiscati consistono in 4 appartamenti dal valore prudenzialmente stimato in € 430.000 che sono
stati definitivamente devoluti al patrimonio dello Stato ed affidati, per la gestione, all’Agenzia Nazionale dei
Beni Sequestrati e Confiscati che li potrà destinare per usi di natura sociale.