«Ho detto ai ragazzi che la strada è questa: lottare su ogni pallone e dare il massimo. Volevamo cercare di contenere i loro lunghi perché sapevamo che la battaglia a rimbalzo sarebbe stata determinante per arginare il contropiede di Brindisi e il loro attacco nei primi 8 secondi; generalmente ci siamo riusciti e la squadra ha reagito bene. Loro ovviamente hanno molte armi e nel momento in cui sono riusciti a fare il break noi abbiamo forzato un po’ e fermato troppo la palla invece di muoverla e far lavorare di più la loro difesa. Contro Treviso non avevamo avuto il tempo di lavorare bene sulla difesa a zona a causa dei problemi di covid che abbiamo avuto. Questa settimana ci abbiamo lavorato di più, ma è chiaro che una squadra forte come Brindisi ha tante armi e quando tieni la zona un po’ di più riescono a trovare quei 3/4 canestri da 3 punti che permette loro di fare il break. Avendo le rotazioni corte con la zona siamo riusciti a proteggere i lunghi e preservare qualche fallo».