Non si ferma l’onda generata dai portuali di Trieste che hanno alzato il velo sulla legittimità del green pass per lavorare.
La protesta dei giorni scorsi, finita con le cariche della polizia al porto, è proseguita nelle piazze di tutta Italia e negli altri porti del paese.
Migliaia di persone si sono riversate per le strade per dire “no” alla scelta del governo di introdurre il green pass per andare al lavoro, costringendole di fatto a fare i tamponi ogni due giorni e in altri casi a scegliere di non andare proprio al lavoro, mettendo in crisi anche le aziende.
Le immagini della protesta pacifica dei portuali e la conseguente aggressione hanno fatto il giro del mondo.
E’ proprio l’Italia l’unico paese ad aver introdotto tale misura e per questo è partita una gara di solidarietà in tutti i paesi non solo europei ma anche extraeuropei. Addirittura in Francia è stato intonato un coro “Italia Libera” davanti all’ambasciata del nostro paese.
Anche Barcellona considera “critica” la situazione che sta vivendo l’Italia: “Il governo italiano sta violando i diritti fondamentali dei nostri connazionali e noi, seppur dalla nostra posizione privilegiata come residenti all’estero, possiamo quantomeno dimostrare il nostro appoggio a tutti quelli che sono rimasti lí e lottano ogni giorno per fare dell’Italia un paese migliore” si legge in un post pubblicato su Telegram.
Per questo domani alle ore 12 si terrà una manifestazione davanti al consolato italiano a Barcellona.
L’eurodeputata Francesca Donato durante la plenaria di Strasburgo ha preso la parola per denunciare la violazione dei diritti umani con il green pass in Italia e ha chiesto l’intervento dell’UE in difesa dei cittadini.
Questa sera a Trieste è stato annullato il corteo, per la segnalazione di infiltrazioni, ma ci sarà comunque un sit in silenzioso mentre domani in tutte le piazze d’Italia si terrà un sit in sempre pacifico.
Anche Varese ha aderito alla manifestazione con lo slogan “Trieste chiama, Varese risponde”
Alle ore 15 in piazza del Podestà i cittadini sono chiamati ad unirsi alle tante città italiane che scenderanno nuovamente in piazza per creare “Un Coro Unico dal nord a sud , da est a ovest”
Insieme al Comitato “Soprattutto Liberi” si terrà un breve flash mob in cui i partecipanti si siederanno a terra, fermi e immobili come lo sono stati i portuali durante lo sgombero.