Continua l’attività di controllo del territorio di Busto Arsizio e del circondario svolta quotidianamente dalle Volanti del Commissariato della Polizia di Stato di via Foscolo, attività diretta a prevenire, scoraggiare o reprimere ogni forma di illegalità.
Un obiettivo costante delle pattuglie sono le strade che lambiscono le aree boschive, in particolare a Castellanza e Marnate, interessate dal fenomeno dello spaccio di droga. Qui, quando non è possibile bloccare gli spacciatori, vengono predisposti posti di controllo per identificarne gli acquirenti e contestare loro la violazione amministrativa del possesso di droga, procedendo anche al ritiro della patente di guida se hanno la disponibilità di un veicolo. Solo nelle ultime ore sono state fermate e sanzionate cinque persone, una delle quali si è vista ritirare la patente, trovate in possesso di vari quantitativi di eroina, cocaina e hashish. Un’altra, un uomo italiano di 58 anni, è stato invece denunciato perché aveva in tasca 11 dosi di cocaina, singolarmente confezionate e quindi destinate alla cessione a terzi. Per lui è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per detenzione illecita di sostanza stupefacente, ma anche per guida sotto l’effetto della stessa sostanza avendo affermato, probabilmente per ricevere un trattamento più favorevole spacciandosi per un semplice consumatore, di averne appena sniffata una dose.
Non sono mancati neppure interventi determinati da eccessi per abuso di sostanze o causati disturbi mentali. Le Volanti sono infatti dovute intervenire alla stazione ferroviaria delle Nord dove un uomo, poi risultato malato psichico, aveva richiesto l’intervento della Polizia annunciando il suo suicidio. Ai poliziotti, arrivati in tutta fretta, è subito risultato chiaro che l’uomo aveva problemi mentali e che probabilmente era in cerca di un aiuto e di attenzioni. Affidato ai sanitari è stato trasportato in ospedale. Più complicato l’intervento determinato da un nordafricano trentenne che, dopo essersi cosparso di un liquido versato da una bottiglia e con un accendino in mano, minacciava di darsi fuoco e di incendiare la casa dei suoceri. Alla base di tale gesto, certamente insano ma evidentemente simbolico come si è poi appurato verificando che la bottiglia conteneva solo acqua, ci sarebbero dissidi familiari tra il trentenne e la moglie, il che non gli ha evitato una denuncia per procurato allarme.
Ieri intorno alle 12,00 infine, mentre transitava in via Bezzecca, la Volante ha notato un uomo che cercava di spingere una bicicletta oltre il muro di cinta di un edificio abbandonato. Alla vista della pattuglia l’individuo ha posato la bicicletta e, scavalcato il muro, è riuscito a fuggire. Ritenendo che si tratti del provento di un furto e non essendo stato possibile rintracciare la denuncia, si invita il proprietario a contattare il Commissariato per poterne ottenere la restituzione. La bicicletta in questione è una mountain bike marca “Romar” modello “Suprema”.