Gentile Signor Sindaco,
spiace leggere come un progetto basato sulla leale collaborazione di due amministrazioni sia stato strumentalizzato in questi giorni per finalità che nulla hanno a che vedere con la creazione di valore pubblico, che è alla base di ogni accordo di programma e, in definitiva di tutta l’azione dei pubblici amministratori.
L’accordo in questione nasce nel 2014 con un impianto che prevedeva, oltre alla riqualificazione della ex caserma Garibaldi e di Piazza Repubblica, anche la realizzazione di un nuovo Teatro da circa 1500 posti, con un quadro finanziario complessivo di circa 32 milioni di euro di cui 20 regionali.
Da allora molte cose sono cambiate: in particolare, la costruzione del nuovo Teatro, dopo una serie di valutazioni, potrebbe essere sostituita proprio su Tua richiesta, con il recupero del vecchio Teatro Politeama.
La decisione finale spetterà al Collegio di vigilanza dell’accordo, a seguito della presentazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica attualmente in fase di redazione e atteso entro fine anno.
Inoltre, gli insediamenti dell’Università sono stati completamente ripensati e l’Archivio del Moderno, inizialmente non previsto, è stato invece accolto nel progetto, modificando la destinazione di parte degli spazi e affidandone l’allestimento all’USI.
Tutte queste valutazioni, integrazioni, modifiche ai progetti originari, che sono fisiologiche in qualsiasi investimento pubblico di grandi dimensioni e di lunga durata, sono state fatte dagli organi dell’accordo (Segreteria tecnica e Collegio di vigilanza) che hanno il potere di approvare le modifiche che, nel tempo, si rendono necessarie.
Al momento, nell’edificio dell’ex Caserma sono in corso i lavori del primo stralcio che si concluderanno nell’agosto del 2022 e che prevedono il solo recupero del fabbricato storico dell’ex caserma, senza completarla, nonché la realizzazione di un interrato su due piani ubicato nella corte interna; solo con il secondo stralcio lavori, in corso di progettazione, si provvederà a completare le parti lasciate al rustico dallo stralcio 1 e a progettare un nuovo corpo edilizio al centro della corte interna.
Mi pare quindi che esistano tutti gli spazi necessari per valutare nel breve futuro, come è già avvenuto in passato, eventuali aggiustamenti e revisioni che, senza mettere in discussione il progetto di fondo per il recupero infrastrutturale della Caserma e senza vanificare i lavori del primo stralcio fatti sinora, possano sempre più avvicinare il risultato finale ai bisogni e alle aspettative della città.
In particolare, poiché l’insediamento di funzioni pubbliche in quegli spazi è previsto dall’accordo, inclusa la funzione culturale che è comunque garantita dalla presenza dell’Archivio del Moderno, il Collegio di vigilanza potrà esaminare eventuali proposte di nuove destinazioni d’uso coerenti con lo stato di avanzamento dei lavori, qualora questo corrisponda ad una volontà della città, espressa dai suoi amministratori.
Distinti saluti.
Attilio Fontana