La sede è prestigiosa: il Palazzo della Ragione – da 800 anni cuore pulsante di una della più antiche città universitarie qual è Padova – ospita da giovedì 23 a sabato 25 settembre la nuova edizione del Salone Mondiale del Turismo dedicato ai siti Unesco (WTE ’21). Grazie a Camera di Commercio, Varese sarà protagonista della manifestazione con i suoi “Patrimoni dell’Umanità”: dal Sacro Monte all’Isolino Virginia, fino al Monte Sangiorgio e a Castelseprio con Torba.
Il nostro territorio potrà così proporsi al meglio in quella che è ormai riconosciuta come la più importante iniziativa sui beni Unesco quali elementi d’attrattività turistica.
Anche quest’anno, World Tourism Event affianca a un’area espositiva, dove il pubblico può cogliere le proposte turistiche e ricettive legata al mondo culturale, dei momenti in cui operatori e agenzie incontrano l’offerta dei siti Unesco di un’Italia che, con gli ultimi ingressi a fine luglio, ha recuperato il primato di paese col maggior numero di “Patrimoni dell’Umanità”: ora, sono 58 rispetto ai 56 della Cina.
«Una partecipazione che – sottolinea il presidente di Camera di Commercio, Fabio Lunghi – va nel segno dell’attenzione al turismo culturale e artistico, uno dei segmenti che stiamo sviluppando. In tal senso, sarà importante l’attività di business to business che potremo sviluppare nell’ambito di WTE offrendoci al meglio su un mercato, quello appunto relativo a questa branca del turismo, dove l’elemento della prossimità è ormai diventato centrale. E lo sarà anche nell’immediato futuro. In tal senso, come territorio varesino abbiamo delle carte di rilievo da poter giocare e vogliamo farlo sempre meglio».
La presenza varesina alla manifestazione di Padova sarà così l’occasione per promuovere quattro delle eccellenze del nostro territorio, anche grazie al supporto di enti locali e realtà impegnati nella loro valorizzazione: dal Comune di Varese con quelli di Biandronno, Bodio Lomnago e Cadrezzate al Comune di Besano con la Comunità Montana del Piambello ai Comuni di Castelseprio e Gornate Olona con il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano.
Parte del sito seriale “I sacri monti del Piemonte e della Lombardia”, il Sacro Monte di Varese è un complesso devozionale eretto sul monte di Velate fra 1604 e 1698, quale opera di evangelizzazione popolare tesa a celebrare i dogmi della chiesa cattolica contro il dilagare della riforma protestante.
L’itinerario per i pellegrini si compone di una Via Sacra lunga circa 2 chilometri con 14 cappelle che illustrano e invitano alla meditazione sui misteri del Santo Rosario e si conclude nel Santuario di Santa Maria del Monte che funge da quindicesima cappella. Archi trionfali e fontane scandiscono il percorso, splendido esempio di integrazione e armonia fra arte sacra, architettura e paesaggio naturale circostante. Sono presenti nel borgo 3 spazi museali, aperti alla visita: il Museo Baroffio e del Santuario, la Cripta del Santuario, la Casa Museo Pogliaghi
L’Isolino Virginia è il più antico insediamento fra quelli che sono parte del sito seriale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, che comprende in tutto 111 insediamenti databili dal 5000 al 500 a.C., ubicati sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia. L’isolino Virginia, situato nel lago di Varese di fronte a Biandronno, è stato abitato dal primo Neolitico (VII-VI millennio a.C.) fino alla fine dell’età del Bronzo (X secolo a.C. circa), un lungo periodo nel quale l’uomo, per poter far fronte ai mutamenti delle acque del lago, ha dovuto spesso adattare o spostare le proprie dimore occupando di volta in volta luoghi diversi dell’isola.
Il Monte San Giorgio, a cavallo del confine italo-svizzero in corrispondenza dei comuni di Porto Ceresio, Viggiù, Clivio, Besano è circondato da due rami del lago Ceresio.
È il più importante giacimento al monto di fossili del Triassico Medio: ittiosauri, pesci, piante acquatiche di quello che era il mare di Besano, circa 240 milioni di anni fa.
Il patrimonio paleontologico è custodito nel museo civico dei fossili di Besano. La montagna offre percorsi escursionistici di interesse naturalistico e panoramico.
Il parco archeologico di Castelseprio comprende un insediamento fortificato e il suo borgo nonché la chiesa di Santa Maria foris portas, poco distante. Nel suo insieme, è una delle più significative testimonianze dell’alto Medioevo nell’Italia settentrionale.
Dello stesso complesso archeologico fa parte il Monastero di Torba, gestito dal FAI-Fondo Ambiente Italiano. Il complesso monastico sorse nel tardo Impero Romano con funzione difensiva e fu in seguito utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi. Proprio sotto il regno longobardo venne ad assumere la funzione civile e, in seguito, religiosa che mantenne fino all’epoca napoleonica.
I due luoghi sono parte del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere 568-774 d.C.”.
La ricerca archeologica a Castelseprio e Torba è condotta proprio dall’università di Padova, città sede del Salone Mondiale del Turismo dedicato ai siti Unesco.
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