“Una buona amministrazione la si riconosce soprattutto dall’attenzione alle piccole cose. In questi cinque anni siamo invece stati abituati a scene di degrado e incuria di ogni tipo. Basta percorrere le nostre strade per accorgersi la malagestione dell’attuale amministrazione”.
Così commentano Francesca Brianza e Stefano Angei, Candidati della Lega per Matteo Bianchi portando all’attenzione alcune situazioni di degrado cittadino.
“L’incuria e l’abbandono di alcune zone di Varese purtroppo è sotto gli occhi di tutti, turisti compresi – denunciano -. In questi giorni, incontrando e ascoltando i cittadini, ci sono pervenute moltissime segnalazioni di degrado e di incuria: spesso piccoli problemi che, se non risolti tempestivamente, diventano enormi per chi li subisce nella quotidianità”.
“Solo per citare alcuni esempi – proseguono i due candidati – denunciamo la totale mancanza di segnaletica orizzontale nella prima metà di via Sanvito, i solchi lasciati su viale dei mille/viale Valganna e il marciapiede dissestato dopo il posizionamento della fibra ottica. L’incapacità amministrativa emerge ancor più palesemente se guardiamo il marciapiede appena realizzato in via Indipendenza che non consente il passaggio di una carrozzina o di un passeggino. Per non parlare poi del verde pubblico in via Reni che invade buona parte del nuovo marciapiede percorso da mamme e bimbi della scuola Pascoli”.
“La situazione non migliora a Bizzozzero dove in via Monte Generoso il manto stradale è completamente disconnesso così come in via Magenta all’uscita dell’autostrada, sino ad arrivare all’assurdità di piazza Repubblica dove la corsia di sinistra risulta chiusa da tempo immemorabile mentre le auto continuano a parcheggiare indisturbate sul lato opposto congestionando il traffico”.
“Per chiudere con una scena tragicomica – incalzano – segnaliamo il cartello in via Veratti con l’indicazione “Viale Aguggiari” in direzione del centro mentre la Ztl verso Via Sacco, questo perché – spiegano – il cartello è posizionato esattamente in senso opposto a come dovrebbe essere”.
“Basterebbe vivere le nostre Castellanze e farsi un giro per la nostra Città per rendersi conto di tutto quello che non va, ma evidentemente – concludono Brianza e Angei – manca la capacità e la volontà di sistemare quello che non funziona”.