“Sulle prime pagine di tutti i giornali – racconta Silvia Priori direttrice artistica di Teatro Blu –
scorrono immagini terrificanti di un luogo della terra, oggi l’Afghanistan, massacrato e violato, in
cui i principi umani sono in ogni istante calpestati e negati. Donne, uomini, bambini e soprattutto
bambine sono venduti, umiliati e violentati nel loro corpo e nell’anima. Non posso non sentirne il
dolore, non posso non pensarci e chiedermi cosa posso fare io…Penso soprattutto alle bambine e a
tutte quelle donne che saranno derubate dei loro diritti, a cui sarà vietata ogni tipo di espressione e
libertà, relegate in un angolo buio, terrorizzate, nascoste, azzittite e piegate a dire tanti amari SI’.
Oggi più che mai sentiamo il bisogno di rimettere in luce i valori fondamentali che assicurino la
libertà e giustizia per l’intera umanità. Ecco perché vogliamo proporre due spettacoli, ALMAS e
SHABBES GOY, che parlano di amore, di tolleranza e anche di ribellione. Una piccola voce ma
che se unita a tante altre leverà un grido che spero contribuisca a ridare coraggio e serenità a chi
soffre ora”.
VARESE APERTA, progetto creato da Teatro Blu e sostenuto grazie al Bando cultura indetto dal
Comune di Varese, prevede la presentazione di due spettacoli di teatro concerto sul tema della
diversità, tolleranza, integrazione e multiculturalità. Due spettacoli che Teatro Blu ha creato con la
straordinaria collaborazione di due grandi Maestri del mondo dello spettacolo dal vivo di fama
internazionale:
CESAR BRIE E MONI OVADIA
Gli spettacoli, “ALMAS”, in scena il 30 agosto h 21 e “SHABBES GOY” il 6 settembre h 21
entrambi alla Tensostruttura dei Giardini Estensi a Varese, e che vedono in scena i noti attori Silvia
Priori e Roberto Gerbolès accompagnati dalla voce di Francesca Galante e da musicisti di alta
qualità con gli arrangiamenti di Ciro Radice, sono una miscela di teatro, canto, danza e musica dal
vivo per un progetto multidisciplinare su tematiche di grande attualità. L’ ingresso è di € 12 e
gratuito fino ai 20 anni. Prenotazioni su eventbrite.
Lunedì 30 agosto 2021 h 21
TEATRO BLU (VA)
ALMAS
Teatro concerto in collaborazione con CESAR BRIE
da uno studio su “Memoria di uno schiavo” di FredericK Douglass e Zumbi leader del “Quilombo
dos Palmares”. Con musica popolare brasiliana dal Choro al Forro, dal Samba alla Bossa nova
Con Silvia Priori, Roberto Carlos Gerbolès
Cantante: Francesca Galante
Musicisti: Ciro Radice, Nicola Zuccalà, Stefano Risso, Norberto Cutillo ,
Direzione musicale e arrangiamenti: Ciro Radice
testo e regia di Silvia Priori e Roberto Carlos Gerbolès
Uno spettacolo che parla di giustizia, libertà e amore.E’ la storia di una ribellione, è la storia di
uomini che combattono contro la schiavitù, il pregiudizio e l’ ingiustizia alla ricerca di un luogo di
libertà. Lo spettacolo affronta un tema universale che abbraccia l’ essere umano nella sua ricerca
verso un rifugio interiore in cui potersi librare verso nuovi orizzonti, come alternativa ai ritmi
incalzanti di una società moderna sempre più strutturata da imposizioni e da regole ferree.
Ripercorrendo la storia di personaggi realmente esistiti e che hanno lasciato una traccia indelebile,
ci inoltriamo in un tempo lontano in cui gli schiavi africani fuggivano dalle piantagioni di cacao
brasiliane per trovare rifugio in luoghi remoti chiamati “quilombos”, difficilmente accessibili,
nascosti nella profonda Amazzonia, per trovare nuova linfa vitale. La storia è un pretesto per
raccontare la lotta che ognuno di noi affronta quotidianamente alla ricerca del senso profondo di
libertà. Oggi più di ieri, sentiamo la necessità di trovare quella terra promessa dove poter costruire
un rifugio che ci parli di sogno e di libertà. Una via per riscoprire e rinascere nel nostro intimo
“quilombo”. Il racconto di fatti realmente accaduti sono attraversati da brani musicali che sono il
risultato della contaminazione culturale tra gli schiavi africani, i loro discendenti e la popolazione
locale composta da indios e da conquistadores europei.
Lunedì 6 settembre 2021 h 21
SHABBES GOY
I gentili del sabato
Da uno studio su “Il muro invisibile” di Harry Bernstein
Teatro concerto con musica yiddish in collaborazione con MONI OVADIA
Con Silvia Priori, Roberto Carlos Gerbolès
Cantante: Francesca Galante
Musicisti: Igor Della Corte, Ciro Radice, Nicola Zuccalà, Stefano Risso
Direzione musicale e arrangiamenti: Ciro Radice
Testo e regia di Silvia Priori e Roberto Carlos Gerbolès
Uno spettacolo contro il pregiudizio e le paure, uno spettacolo che parla di tolleranza e d’ amore.
Gli attori sono accompagnati dal virtuosismo dei solisti dell’ Orient Express Ensemble e dalle
sonorità malinconiche e appassionate dell’Est europeo.Nella Torah è scritto che il mondo non può
esistere senza miracoli e che la vita risarcisce ogni sciagura, ogni lutto con una nascita. C’ era una
volta una strada come tante, ma solo in apparenza, perché al suo centro corre un muro invisibile: gli
ebrei da una parte, i cristiani dall’altra. Due mondi con usanze, credenze, pregiudizi diversi si
fronteggiano, quasi non fossero parte di un’unica realtà, quella della miseria. Si parla di una
famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili,
sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può,
ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli
di una cittadina industriale del nord dell’Inghilterra. La Prima guerra mondiale incombe, e con essa
eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia, e quella della strada. Quando Lily, la
sorella maggiore vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina
con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l’amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano,
darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato. Solo il figlio nato da questa
unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.
“Perché non importa quale sia la tua religione… non importa quale sia il tuo Dio, è l’amore, è solo
l’amore quella forza capace di accorciare quella distanza e di mettere tutti gli esseri viventi in
contatto. Solo l’ amore, l’unica forza capace di creare una breccia e di andare oltre il muro che ci
separa.”
E’ nato così un percorso artistico che sfiora costantemente temi quali la tolleranza e l’accettazione,
la lotta per la giustizia e la libertà di pensiero, la ricerca dell’ identità, la positività dello scambio
delle conoscenze in materia di pluralismo culturale, al fine di facilitare, nella nostra società sempre
più diversificata, l’integrazione e la partecipazione di persone provenienti da differenti orizzonti
culturali. Crediamo fortemente che la diversità sia una ricchezza. La natura nella sua diversità ci
regala ogni giorno lo spettacolo della vita. Solo dalla diversità delle note nasce l’armonia di una
musica. La diversità è la garanzia della nostra unicità e della nostra consapevolezza che ognuno può
fare la differenza.
Nella Dichiarazione universale dell’ UNESCO sulla diversità culturale è scritto che “ La difesa
della diversità culturale è un imperativo etico, inscindibile dal rispetto della dignità della persona
umana. Essa implica l’ impegno a rispettare i diritti dell’ uomo e le libertà fondamentali, in
particolare i diritti delle minoranze. I diritti culturali sono parte integrante dei diritti dell’uomo, che
sono universali, inscindibili e interdipendenti. Ognuno deve quindi avere la possibilità di
esprimersi, di creare e diffondere le proprie opere nella lingua di sua scelta. Ognuno ha diritto a una
educazione e formazione di qualità che rispettino pienamente la sua identità culturale, ognuno deve
poter partecipare alla vita culturale di sua scelta, ed esercitarne le forme, nei limiti imposti dal
rispetto dei diritti dell’ uomo e delle libertà fondamentali.”
Sulla base di queste definizioni Teatro Blu si è dedicato ad un percorso di ricerca attraverso lo
studio di testi storici, antropologici e filosofici, leggendo autobiografie e analizzando fatti realmente
accaduti, incontrando e dialogando sono nate delle sensazioni, delle immagini che si sono poi
tradotte in drammaturgie e le drammaturgie in testi messi in scena con il prezioso aiuto di grandi
artisti della scena internazionale da sempre, impegnati nella difesa dei diritti dell’ uomo e nel
rispetto della sua diversità.
INGRESSO € 12
GRATUITO FINO AD ANNI 20
Prenota il tuo posto su eventbrite
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attendeeshare&utm-medium=discovery&utm-source=fb&utmterm=
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