Il Direttore Sanitario di ATS Insubria Giuseppe Catanoso torna a parlare con la stampa per illustrare l’andamento dei contagi nell’area di competenza dell’azienda dell’Insubria.
Il trend è in crescita, con un raddoppio nell’ultima settimana dei positivi, ma senza ricoveri.
Dal 1 luglio si sono registrati in totale 394 casi di positività.
Di questi 214 di persone non vaccinate, 180 di persone con una (113 persone) o due dosi (67 persone) di vaccino.
In una trentina circa di questi positivi si è registrata la variante Delta.
Dei 214 non vaccinati si registrano 33 casi di sintomatologia ma senza ricovero, nei vaccinati 27 casi di sintomatologia (19 per chi ha solo una dose, 8 per chi ha due dosi) ma senza ricovero. Esattamente la stessa percentuale: 15%.
Un altro dato dice che i casi di positività si registrano soprattutto a distanza di 50 giorni dal vaccino.
La Responsabile Programmazione Campagna Vaccinale Ester Poncato ha parlato di dati confortanti: in provincia di Varese hanno ricevuto la prima dose 578046 persone pari al 72,5%, mentre le due dosi sono state somministrate a 356061 persone pari al 44,6% .
L’86% degli over 60 risulta vaccinato, all’appello mancano 62860 persone: a loro è rivolta una finestra fino alla fine del mese nella quale si possono presentare senza prenotazione agli hub e ricevere la dose unica di Johnson&Johnson. In tre giorni hanno risposto 380 persone.
Dal 16 luglio al 21 sarà la volta degli insegnanti che si potranno presentare liberamente e riceveranno il vaccino Moderna.
Dal 22 luglio al primo agosto tutti gli slot saranno aperti per accogliere dai 18 ai 60 anni :in questo caso sarà somministrata la prima dose di Moderna.
Dal 23 agosto sarà la volta dei minori dai 12 ai 17 anni che riceveranno Pfizer e avranno il richiamo a 21 giorni perché possano andare in classe con il ciclo vaccinale completo.
L’appello è sempre quello di vaccinarsi, anche se il Direttore Sanitario è stato molto chiaro:” Il vaccino non serve per prevenire il contagio, ma non determina la malattia. In Gran Bretagna e in Israele il numero dei ricoveri è crollato. Questo virus diventerà un virus influenzale, lascerà sulla strada dei morti, ma non la strage che abbiamo visto lo scorso anno.”
“Non sono per l’obbligo” ha continuato Catanoso “ma dobbiamo attenersi alla legge e per i sanitari stiamo partendo con la sospensione di chi non si è vaccinato, non mi piace ma dobbiamo farlo”