Matteo Bianchi risponde sì agli appelli dei vertici della Lega e si mette a disposizione come candidato sindaco per Varese.
L’investitura è arrivata direttamente da Salvini.
Con la candidatura Bianchi rinuncia all’incarico parlamentare, una scelta importante che però Bianchi annuncia con queste parole:
“Mi sono sempre definito un “amministratore locale prestato alla politica nazionale” e credo convintamente nel valore delle autonomie.
I cittadini si riconoscono nei propri Municipi, primo tassello dell’architettura istituzionale del paese.
Chi da tanti anni, come me, si impegna sul territorio a servizio delle proprie comunità, non può rimanere insensibile alla sfida delle prossime elezioni amministrative a Varese, capoluogo della nostra provincia e città che mi ha dato tanto sotto molti aspetti fin dall’infanzia: è giunta l’ora di mettersi in prima linea per restituire, con impegno e dedizione, quanto la città mi ha donato.
Ho deciso, con entusiasmo e convinzione, di dare la mia disponibilità a candidarmi per la carica di Sindaco di Varese.
Accelerando i tempi previsti, ho parlato ieri in tarda serata con il leader del mio partito, Sen. Matteo Salvini, al quale ho chiesto di poter essere libero di coinvolgere il meglio della società varesina oltre che -ovviamente- i partiti di centro-destra e le liste civiche collegate. È per me importante creare una squadra che travalichi i paletti della coalizione e si rivolga alle persone più rappresentative ed autorevoli della comunità varesina, per garantire alla nostra città una “Giunta dei migliori”, per elevarsi davvero a ruolo di capoluogo e per guardare all’Europa come elemento di opportunità e di sviluppo.
A queste condizioni, con la garanzia che il mio impegno è parte di una squadra per cui tutti si assumono le responsabilità del risultato, metto la mia disponibilità nelle mani della sezione locale del mio partito e del resto del centrodestra varesino.
Personalmente, dopo 20 anni di gavetta locale senza nulla chiedere e poi un ruolo da Deputato interpretato con impegno, rimetto tutto in discussione per spirito di servizio e dedizione, puntando ad impegnarmi per un ruolo ben più complicato rispetto all’attuale.
Conoscendo le responsabilità e la complessità del ruolo del Sindaco, da parte mia non ci sarà mai nessun affronto personale nei confronti di Davide Galimberti, che è persona che stimo umanamente.
Tuttavia, abbiamo visioni politiche differenti e valori che ci pongono su fronti opposti.
È mia intenzione discutere, proporre e dibattere sugli argomenti e non sulle persone.
Ho la presunzione di poter costruire un’offerta per la città alternativa a quella della sinistra, con l’aiuto di tanti e tenendo bene a mente i valori liberal-conservatori, cattolici e della centralità delle autonomie.
Sicuramente avremo davanti mesi molto stimolanti: io ci sono!”