Lo scorso gennaio aveva accoltellato un nordafricano di 28 anni al petto, rischiando d’ucciderlo. Oggi, giovedì 25 marzo, il trentottenne ritenuto colpevole di tentato omicidio, è stato arrestato a Cugliate Fabiasco.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino in collaborazione con i colleghi della stazione di Marchirolo, all’alba di oggi hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Varese nei confronti di un italiano di Cugliate Fabiasco, ritenuto responsabile di tentato omicidio e rapina ai danni di un magrebino di 28 anni, residente nello stesso comune.
La vicenda risale a domenica 24 gennaio scorso quando i carabinieri della stazione di Marchirolo si erano presentati nell’abitazione di un nordafricano di 28 anni residente a Cugliate Fabiasco. Gli uomini dell’Arma dovevano dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della sua compagna, un’italiana con cui viveva ma che, stanca di subire maltrattamenti, lo aveva denunciato. Infatti al culmine di un violento litigio la donna era stata costretta al ricovero in ospedale a causa delle fratture riportate. Per quell’episodio il gip del tribunale di Varese aveva emesso una misura cautelare in carcere.
Durante le fasi d’identificazione però, l’uomo aveva dato evidenti segni di malessere ed il suo corpo, nonché gli indumenti, presentavano vecchie macchie di sangue. Per questo motivo era stato subito chiesto l’intervento di un’autoambulanza che lo aveva trasportato all’ospedale di Varese in codice rosso dove i sanitari hanno poi praticato un intervento di drenaggio dei polmoni. Si è scoperto, quindi, che sul torace erano stati inferti sette fendenti con un’arma da taglio che avevano addirittura perforato i polmoni.
Nonostante le ferite, l’uomo aveva trovato riparo dentro l’abitazione di un altro conoscente, ma senza aver mai chiesto l’intervento del 118 né l’aiuto di qualcun altro. L’arrestato era stato quindi piantonato nel reparto di chirurgia dell’ospedale fino alla sua guarigione, per poi proseguire la detenzione in carcere.
Le indagini dei carabinieri si sono concentrate da subito sulle frequentazioni dell’arrestato, il quale aveva fatto alcune, non precise dichiarazioni su chi fosse stato l’autore dell’aggressione ma soprattutto sui motivi che avevano determinato una simile circostanza. Si è scoperto che il nordafricano, mentre era intento a dormire a casa dell’italiano con cui aveva passato assieme la serata lo scorso 18 gennaio, una settimana prima del suo arresto, per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, era stato aggredito di sorpresa da quest’ultimo allo scopo di sottrargli, di nascosto, dello stupefacente e il denaro che aveva in tasca.
Durante la colluttazione gli erano stati inferti ben sette fendenti di coltello al petto. Il giorno in cui venne arrestato cioè il 24 gennaio, infatti, i militari gli avevano trovato e sequestrato denaro, in euro e franchi svizzeri, nonché pochi grammi di cocaina e hashish, oltre che una coperta intrisa di sangue che era stata utilizzata dal ferito per andare via da quella casa trovando sistemazione altrove.
Dopo l’aggressione, nonostante le sue condizioni di salute, il 28enne era riuscito a portarsi presso la casa dove sarebbe rimasto per i giorni successivi, senza ottenere l’aiuto di nessuno né poter andare in ospedale nella speranza, forse, che quelle ferite sul suo corpo non fossero poi così gravi.
Quando i carabinieri lo avevano trovato, pur in grado di camminare, era molto sofferente e con evidenti difficoltà a respirare, motivo per cui era stato trasportato d’urgenza in ospedale. È stato lì che i sanitari hanno riscontrato che le ferite erano di una tale gravità e che avrebbero potuto portarlo alla morte se non fossero intervenuti i carabinieri ad arrestarlo, salvandogli la vita. Anche perché, uno di quei fendenti, era stato indirizzato in prossimità del cuore.
Stamattina gli uomini dell’Arma si sono presentati presso l’abitazione del 38enne italiano e lo hanno dichiarato in arresto per il reato di tentato omicidio e rapina procedendo a condurlo al carcere di Busto Arsizio.