Nella serata di ieri il referente provinciale della Lega Stefano Gualandris e gli eletti del territorio hanno incontrato i vertici dell’Ats Insubria, nella persona del direttore generale Lucas Gutierrez e del suo staff. Un importante momento di confronto per fare il punto sui prossimi passi della campagna vaccinale anti Covid, dai campi massivi per la vaccinazione alla disponibilità delle dosi e al sistema dei software per le prenotazioni.
“Gli eletti della Lega sono presenti e attivi sul territorio come punto di riferimento per tutti i sindaci e per i cittadini in vista della campagna vaccinale – spiega Gualandris – in un momento delicato come questo servono la massima responsabilità e la massima attenzione in modo da evitare il rischio che le persone vadano in confusione. Il nostro compito come movimento politico è quello di essere, come sempre, al servizio dei cittadini. I nostri eletti saranno in prima linea per informare la gente e fare da raccordo tra loro e le istituzioni”.
Erano presenti all’incontro, oltre a Gualandris, i parlamentari Stefano Candiani, Dario Galli, Matteo Bianchi, Leonardo Tarantino, i consiglieri regionali Emanuele Monti, Francesca Brianza, Marco Colombo, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri e il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile Alberto Barcaro.
I medici specializzandi, sin dal primo anno di corso, potranno essere impiegati nella campagna vaccinale, con contratti a tempo parziale al di fuori dell’orario dedicato alla formazione specialistica e in deroga alle incompatibilità previste dai contratti di formazione specialistica. Un’iniziativa di assoluto buonsenso per dare la massima copertura vaccinale a livello nazionale e un supporto ulteriore alle macchine organizzative delle regioni”.
Ad annunciarlo Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone. La norma è prevista nel Dl Sostegni, approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri.
“Un significativo cambio di passo – continua Emanuele Monti – rispetto al precedente Governo. Regione Lombardia, a seguito delle numerose interlocuzioni che ho avuto personalmente con gli specializzandi, ha da subito manifestato al Ministero e alla Conferenza Stato-Regioni la necessità di impiegare questi ragazzi nella somministrazione dei dispositivi vaccinali. Dal Governo Conte e dall’ex commissario Arcuri il nulla più totale. Da
oggi, invece, potremo far scendere in campo un esercito di 6.000 medici in formazione che hanno tanta voglia di fare”.
“Dopo l’erogazione del bonus – aggiunge Monti –, previsto dalla legge regionale 24/2020 di cui sono stato relatore e che verrà riconosciuto a maggio agli specializzandi impegnati durante la prima fase emergenziale, questo è un altro grande risultato raggiunto”.
“L’approvazione del decreto e l’inclusione degli Specializzandi nella campagna vaccinale – gli fa eco Gabriele Del Castillo, Presidente dell’Associazione Medici Specializzandi della Lombardia – secondo il Protocollo di Intesa è una grande vittoria sia per i medici in formazione che per il servizio sanitario nazionale”.
“A livello regionale – argomenta Del Castillo – la discussione è aperta su tanti temi e vedere che il lavoro di collaborazione ha fruttato anche a livello nazionale è rincuorante. Con Regione Lombardia abbiamo portato avanti questo tema, sin da prima della Legge di Bilancio 2021, proponendo già al Governo precedente una modalità di coinvolgimento che garantisse la tutela della formazione e della dignità professionale degli Specializzandi.”