Nei giorni scorsi è arrivata un’altra sentenza di condanna nei confronti di un soggetto che si rese responsabile di un’aggressione ai danni di un verificatore di Autolinee Varesine.
I fatti risalgono al 2016: nell’occasione, il controllore salì a bordo di un autobus della linea urbana E nei pressi di Masnago, in direzione centro/Bizzozero. Una signora venne sorpresa con un biglietto abbondantemente scaduto: la stessa, però, si rifiutò di fornire i documenti per l’identificazione necessaria ai fini del verbale di accertamento. Una volta che l’autobus giunse alla fermata di fronte al supermercato di via Sanvito Silvestro, la donna in questione spinse violentemente il verificatore contro la porta, per poter così scendere dal mezzo; l’aggressione, verbale e soprattutto fisica, proseguì anche in strada, tanto da richiamare l’attenzione anche di un vicino negoziante che è poi intervenuto come testimone nel corso del dibattimento processuale.
Per il controllore, alcuni giorni di prognosi fortunatamente senza gravi conseguenze; per la signora, prontamente identificata grazie al rapidissimo intervento delle Forze dell’Ordine, si rese inevitabile la denuncia e il conseguente processo, che si è concluso settimana scorsa con la condanna a sei mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese legali e ad un risarcimento pecuniario di 500 Euro, con la sospensione della pena detentiva condizionata proprio all’effettivo pagamento del risarcimento.
«La giustizia fa sempre il suo corso» commentano da Autolinee Varesine, dove è notevole la soddisfazione per una sentenza che ribadisce come «qualsivoglia forma di resistenza o aggressione al nostro personale di guida e di controlleria è sempre e comunque punita a norma di Legge. Con l’occasione, ringraziamo sinceramente le Forze dell’Ordine per la loro fondamentale collaborazione».