Parlano a ruota libera, dopo la definitiva assoluzione di Stefano Binda, i due avvocati difensori, Patrizia Esposito e Sergio Martelli.
I due legali varesini, sempre dentro le righe, mai con una parola fuori posto, hanno ammesso di aver sofferto per un processo che non sarebbe mai dovuto iniziare.
Un deserto probatorio che ha lasciato in carcere un innocente per tre anni e mezzo e ha generato una sofferenza tale nei due legali che se potessero, hanno detto, chiederebbero un risarcimento anche a loro favore.
Pregiudizi, complotti e regole disattese: tutto questo non fa parte del sistema giudiziario in cui noi crediamo.