Lo stesso procuratore di Milano Francesco Greco comunica in una nota che la Gdf “ha appena eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente”, emesso dal gip Raffaella Mascarino, nei confronti di Comi e di “altri cinque soggetti, indagati, a vario titolo ed in concorso, per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche a danno del Bilancio dell’Unione Europea”.
Il profitto illecito, “oggetto del provvedimento”, ammonta “ad oltre 500mila euro”.
Greco precisa che l’attivita’ della Gdf e’ un “ulteriore sviluppo” delle indagini ‘mensa dei poveri’.
Grazie anche “all’interscambio info-investigativo con i funzionari dell’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode-Olaf”, la Guardia di Finanza ha “completato gli accertamenti, anche di natura finanziaria, sulla gestione illecita delle risorse pubbliche assegnate al Parlamento Europeo alla Comi”, ricostruendo “le condotte criminose poste in essere dagli indagati e quantificando puntualmente gli importi illecitamente percepiti”.
Comi era gia’ indagata per truffa all’Ue per aver nominato il giornalista varesino Andrea Aliverti suo addetto stampa a Strasburgo “previo accordo” che quest’ultimo consegnasse “una quota del compenso”, 1.500 euro al mese su un totale di 3,495 euro, all’avvocato Carmine Gorrasi e allo stesso Caianiello, “inducendo cosi’ in errore gli organi del Parlamento Europeo, e procurando per se’ e altri un ingiusto vantaggio”, secondo l’accusa.
Per anni Lara Comi «in modo sistematico e spregiudicato» avrebbe incassato rimborsi illeciti dal Parlamento Europeo. Molti di più di quelli contestati quando l’ex europarlamentare di Forza Italia era stata arrestata il 14 novembre del 2019. Per questo oggi il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo .
L’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode ha avviato una specifica «attività di accertamento finalizzata all’eventuale recupero di risorse finanziarie in favore dell’Ue» e ha concluso che «le accuse iniziali sono fondate» evidenziando diverse irregolarità. In base alle conclusioni dell’Olaf, «l’incidenza finanziaria complessiva dei gravi inadempimenti degli obblighi professionali constatati ammonta ad almeno 780.656 euro».