La chiusura di parte del mondo scolastico non ha diminuito il numero dei tamponi e degli studenti in quarantena.
Lo ha precisato oggi l’Ats che ha anche annunciato il potenziamento dei punti tamponi sul territorio.
Intanto al bando dell’Ats per cercare strutture ricettive che possano accogliere i positivi che devono stare in isolamento, 5 le manifestazione di interesse arrivate fino ad ora.
Scuole. Circa 17.000 gli alunni in quarantena all’1 novembre in ATS, quasi raddoppiati rispetto alla settimana prima. Corrispondono a circa il 9% della popolazione scolastica, molto al di sotto della percentuale di positivi nella popolazione generale. Rispetto alla settimana prima si registra un incremento di +67% negli alunni, di +90% negli operatori scolastici e di +120% nelle classi.
Nell’ultima settimana l’incremento delle classi in quarantena si è registrato nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole secondarie di primo grado (circa 3 volte il numero di classi in quarantena della settimana precedente).
Si sottolinea ancora una volta che la messa in isolamento di classi, alunni ed operatori è strettamente da porre in relazione al grado di collaborazione tra ATS e scuole (dirigenti scolastici e referenti Covid) che consente di prendere tempestivamente in carico i casi dei positivi e dei contatti.
Età. La maggior parte dei casi del 5/11/20 colpisce la fascia d’età di 25-49 anni, sia in Lombardia (39%) che nelle province di Varese (35%) e Como (40%). A distanza di 6 mesi si osserva uno slittamento della percentuale di casi sotto i 50 anni (circa dal 30% al 60%), mentre i soggetti a maggior rischio di ricovero, quelli di 75+ anni, passano dal 37,3% al 9,2%. Si consideri, tuttavia, che questi ultimi risultano passare, nelle due settimane a confronto, da 465 a 945, quando gli asintomatici nella popolazione generale si stima siano oggi circa 3-4 volte di più.