È stato catturato ieri pomeriggio dai carabinieri della stazione di Ponte Tresa l’uomo di 69 anni che il 09 dicembre del 2014, alla guida della sua auto, aveva investito una donna , allora 51enne, di origine romena.
La corte di Cassazione si era pronunciata nel mese di febbraio 2019 rendendo così definitiva la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio colposo e guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti a cui i militari della stazione erano giunti nel corso delle indagini e dei rilievi fatti sul posto.
I fatti per i quali l’uomo è stato condannato, in seguito a tre gradi di giudizio, risalgono al dicembre 2014 quando l’uomo, alla guida della sua auto ma alterato dalla cocaina, investì a bordo strada la badante dell’anziana madre, mentre camminava a pochi metri di distanza dall’abitazione presso cui si occupava di assistere la donna. L’impatto con il veicolo si rivelò fatale per la donna, deceduta due giorni dopo in ospedale a causa del trauma cranico riportato nell’incidente.
Nel frattempo però, con la sentenza passata in giudicato, G.M. aveva fatto perdere le proprie tracce, forse rifugiandosi nella vicina Svizzera, pur mantenendo la casa a Lavena Ponte Tresa dove i carabinieri svolgevano spesso degli appostamenti per cercare di coglierlo di sorpresa. Infatti, proprio ieri pomeriggio, hanno scorto la sua presenza nei pressi dell’ufficio postale ove si era recato per delle incombenze, ma trovando fuori ad attenderlo proprio gli uomini dell’Arma che lo avevano cercato per oltre un anno e mezzo. È stato quindi portato al carcere Miogni di Varese ove dovrà scontare la sua pena.