I “moventi” dei reati contro gli animali possono vari, ad esempio possono essere legati alla pastorizia se prendono di mira il lupo e altri predatori selvatici che potrebbero nuocere alle greggi oppure si sono registrati casi di semplici ritorsioni verso i proprietari di animali domestici.
I Carabinieri Forestali grazie al progetto europeo LIFE “Wolfalps” dispongono di 12 Unità Cinofile Antiveleno distribuite sul territorio nazionale, dotate di cani e conduttori appositamente formati e addestrati per rinvenire bocconi ed esche avvelenate e carcasse di animali deceduti a causa del veleno, prima che altri animali possano inconsapevolmente cibarsene.
Quella composta da Puma ed il suo conduttore-collega ha sede nella provincia di Verbania ma, su richiesta, interviene per perlustrazioni anche in Lombardia, collaborando anche alle indagini (con il nuovo Progetto Life Wolf Alps UE, recentemente avviato, è prevista – per il prossimo futuro – l’istituzione di ulteriori Unità Cinofili Antiveleno dei Carabinieri Forestali in altre regioni d’Italia, inclusa la Lombardia).
Ancora una volta è stato determinante il concorso tra i carabinieri dell’arma territoriale e dei carabinieri forestali, vero valore aggiunto per la tutela delle nostre risorse naturali ed ambientali.
I siti segnalati in cui alcuni residenti sospettavano che potessero essere state abbandonate le esche lungo strade e parchi urbani, nei comuni di Gerenzano, Uboldo, Origgio sono stati bonificati senza trovare esche avvelenate.
Nei prossimi giorni continueranno le perlustrazioni delle pattuglie delle Comando Provinciale di Varese, sempre con il determinante supporto dei Carabinieri Forestali del loro cane “Puma”, e saranno bonificate altre aree segnalate in Provincia, tra cui alcune zone di Gallarate, Caronno Pertusella e Cazzago Brabbia, per vegliare sulla sicurezza dei nostri amici a quattro zampe, al fine di “fiutare” letteralmente le tracce lasciate dagli eventuali autori di questi reati.
Focus su Puma:
“Risale al 2004 il primo utilizzo, in via sperimentale in Europa (precisamente in Spagna) dei cani antiveleno. Nel 2010 l’Italia, con la partecipazione del soppresso Corpo Forestale dello Stato, ha aderito al programma comunitario “Life antidoto” attraverso la presentazione di alcuni progetti, tra cui il “WolfAlps”, di cui fa parte Puma, un pastore belga malinois di 9 anni nata in Spagna ed è da sempre un cane anti-veleno. A 3 mesi inizia l’addestramento con addestratore che collaborava con la Guardia Civil Spagnola per la ricerca di esche e bocconi avvelenati. Grazie al progetto EU Life Wolf Alps ed il Corpo Forestale dello Stato è nata una collaborazione con l’addestratore spagnolo il quale ha poi venduto i cani già formati per l’attività dei Nuclei Cinofilo Antiveleno. Dopo un ulteriore corso effettuato con lo steso addestratore ed un breve periodo di affiatamento con il nuovo conduttore è iniziata la sua attività in Italia. L’ultimo intervento, prima di Cremona, è stato nelle Prealpi della provincia di Verbania. Puma è estremamente intelligente ed affettuosa con i bambini ma, quando è al lavoro, emerge il suo carattere estremamente professionale. Come tanti cani è sempre in “lite” con i gatti ed ogni palla deve essere sua”.