Prime lauree completamente online oggi all’Università dell’Insubria. Trentadue studenti e 16 professori si sono collegati in sedute virtuali, ciascuno da casa propria. I candidati hanno discusso le loro tesi dalla scrivania o dal tavolo del salotto, dialogando con la commissione attraverso le finestre di Microsoft Teams, sono poi stati proclamati dottori a gruppi di tre per volta e hanno ricevuto dai professori un applauso virtuale ma carico di significati. In totale sono 656 le lauree a distanza in programma tra Varese e Como da oggi al primo aprile: la consegna delle pergamene è rimandata per tutti i nuovi dottori al Graduation day che sarà organizzato non appena possibile.
«Voglio applaudire anche io i nostri nuovi laureati di oggi – ha commentato il rettore Angelo Tagliabue –. Sono fiero di come docenti e studenti abbiano saputo rispondere all’emergenza con nuove modalità di didattica e lauree, con il supporto dei servizi informatici dell’ateneo che stanno coordinando una rete estesa e perfettamente funzionante. Ora dobbiamo cominciare a guardare avanti e lavorare insieme per un nuovo futuro, alla luce delle criticità ma anche delle risorse che il Coronavirus ha evidenziato».
Barbara Pozzo, direttrice del Dipartimento di Diritto economia e culture, ci spiega alcuni aspetti pratici e giuridici della laurea a distanza: «La validità è garantita dal fatto che la seduta è pubblica, in quanto alcuni studenti assistono da remoto alla discussione del candidato, mentre quando la commissione valuta vengono disconnessi tutti gli studenti per rispettare la segretezza e la riservatezza del momento. Successivamente, il presidente e il segretario verbalizzano i voti attraverso la piattaforma e-learning, alla quale si accede soltanto con credenziali segrete».